Per sopperire a questa problematica e fare in modo che le mani risultino belle e sempre a posto con lo smalto per un periodo di tempo maggiore, si usa applicare appunto lo smalto semipermanente che viene chiamato in questo modo per ha una durata maggiore dello smalto classico ma minore rispetto alla ricostruzione unghie.
Questo tipo di manicure è molto diffusa in questo periodo perché risponde all’esigenza di una donna che desidera avere le mani sempre impeccabili ma non può rinunciare ai mille impegni quotidiani che possono compromettere la durata dello smalto classico. Inoltre, non tutte hanno il tempo per potersi dedicare ogni due o tre giorni al cambio dello smalto, che poi, inesorabile, farà la stessa fine dopo qualche ora.
Le caratteristiche dello smalto semipermanente
Lo smalto semipermanente può essere applicato allo stesso modo sia su unghie naturali che su unghie ricostruite e quindi magari finte. Le unghie finte vengono spesso applicate quando si preferisce una lunghezza maggiore e non si vuole attendere che crescano da sole.
Oppure può capitare che magari un’unghia si rompa mentre le altre sono in perfetta salute. In questo caso, invece di tagliare tutte le altre unghie, si potrà decidere con la propria estetista di fiducia, di ricostruire solo l’unghia rotta, magari applicando una “tip”, o unghia finta.
Come si applica lo smalto semipermanente
L’applicazione dello smalto semipermanente è la stessa dello smalto classico ma bisognerà fare qualche passaggio in più.
Dopo avere effettuato la manicure classica, quindi tagliato le unghie e limate per avere la forma e la lunghezza desiderata, si potrà applicare lo smalto gel.
Si dovrà limare in maniera delicata il letto ungueale, ovvero la parte centrale dell’unghia. L’attenzione in questo caso è fondamentale perché non limando l’unghia rischiamo di non far aderire al meglio lo smalto che durerà meno, ma se limiamo in maniera eccessiva possiamo rovinare l’unghia, provocare dolore e nei casi più gravi anche infezioni perché eliminiamo uno strato protettivo fondamentale per l’unghia stessa.
La manicure semipermanente va fatta con una serie di applicazioni differenti. Dopo la lucidatura va messa una base trasparente chiamata primer che va a proteggere e preparare l’unghia. Successivamente si applicherà lo smalto gel semipermanente del colore desiderato e di solito si andranno a fare almeno due passate di colore.
A questo punto la fantasia è l’unica cosa che serve. Se avete un animo estroso potrete fare dei disegnini, dei punti o delle linee, fare la french o usare applicazioni di brillantini o strass. La scelta è molto varia, così come sono le sfumature e le tonalità di smalto tra le quali scegliere.
Alla fine, si andrà a sgrassare l’unghia eliminando eventuali residui di gel con una sorta di solvente, e ad applicare un fissante trasparente che rende l’unghia lucida e in qualche modo va a chiudere il trattamento.
Il fornetto per unghie: cos’è e a cosa serve?
Per ogni applicazione le unghie dovranno però fare una piccola sosta nel fornetto per le unghie.
Lo smalto semipermanente può essere applicato allo stesso modo sia su unghie naturali che su unghie ricostruite e quindi magari finte. Le unghie finte vengono spesso applicate quando si preferisce una lunghezza maggiore e non si vuole attendere che crescano da sole.
Oppure può capitare che magari un’unghia si rompa mentre le altre sono in perfetta salute. In questo caso, invece di tagliare tutte le altre unghie, si potrà decidere con la propria estetista di fiducia, di ricostruire solo l’unghia rotta, magari applicando una “tip”, o unghia finta.
A casa o dall’estetista?
La manicure con lo smalto semipermanente si può realizzare anche nella comodità di casa propria. I vari passaggi non sono difficili da seguire e si potrà imparare con un corso, o magari da autodidatta attraverso i tutorial sul web.
Sono molte le donne che preferiscono investire dei soldi per l’acquisto dei vari strumenti e prodotti necessari per poi realizzare ogni due o tre settimane la propria manicure. È una scelta economica perché si risparmia il costo dell’estetista ogni mese facendo l’investimento di acquisto dei prodotti una sola volta.
Ed è poi anche una sorta di passione e di divertimento farsi le unghie da sole, così come può esserlo realizzare make-up elaborati.
Esistono anzi alcune versioni di fornetto o lime o smalti che risultano essere meno costosi proprio per andare ad accontentare le esigenze di chi non è una professionista e magari vuole imparare e fare pratica.
Un fornetto per unghie, ad esempio, può essere più o meno costoso e se la versione più economica può risultare non sufficiente per uno studio professionale che ne fa un uso intensivo, quella stessa versione può essere perfetta per chi fa la manicure in casa e userà il fornetto un paio di volte al mese.
Come si rimuove lo smalto semipermanente?
Abbiamo già accennato alla durata dello smalto semipermanente che è in genere di circa tre settimane. Durante questo periodo di tempo lo smalto può resistere ed essere comunque abbastanza intatto, oppure perdere “qualche pezzo per strada”.
In qualunque caso, è sempre consigliabile rimuoverlo quando sono trascorsi questi giorni, per evitare danneggiamenti alle unghie. Inoltre, la ricrescita dell’unghia nella parte vicina alla cuticola sarà molto evidente creando un effetto antiestetico.
- la limatura, ovvero l’uso di lime specifiche che vanno a rimuovere polverizzandolo lo strato di smalto, preparando anche l’unghia all’applicazione successiva
- solventi specifici, che vanno applicati e tenuti in posa per qualche minuto
In entrambi i casi è necessario fare attenzione a non rovinare l’unghia. La limatura deve essere precisa e il solvente usato esattamente seguendo le istruzioni.